Togo: luglio 2013

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da  Anna e Ciro

Questa volta siamo tornati in Togo a luglio, in piena stagione di piogge monsoniche: al posto della polvere, che a febbraio ci colorava di rosso, abbiamo trovato il fango e le buche piene d’acqua a rallentare i nostri spostamenti nei villaggi. Pur con queste difficoltà, che offrono anche il risvolto positivo di farci vivere per un po’ di tempo quelle che sono alcune delle difficoltà quotidiane dei nostri amici togolesi, siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo proposti. Si trattava di affiancare e seguire il lavoro dei sanitari del centro medico di Tohouédéhoué, che, anche col vostro aiuto, sosteniamo ormai da 5 anni, e di valutare l’andamento del progetto sull’ipertensione avviato da un anno nel vicino centro medico statale di Asrama.

Poiché una parte dei ragazzi che frequentano la scuola di Padre Filippo  (per iDSCN1682 quali nel 2008 è stato avviato l’ambulatorio di Tohouédéhoué) erano in vacanza, c’era un po’ meno lavoro al centro medico e questo ci ha permesso di dedicare più tempo alla gente dei villaggi, soprattutto per quanto riguarda la sensibilizzazione nei confronti delle norme igienico-dietetiche e della cura della ipertensione. Abbiamo potuto seguire da vicino il lavoro dell’Assistente medico del centro sanitario statale, responsabile anche della gestione dei farmaci antipertensivi, che avevamo portato a novembre, nell’ambito della seconda fase del nostro progetto sull’ipertensione.

Nei vari incontri che abbiamo avuto con Chef Canton, responsabile dell’amministrazione dei 50 villaggi del cantone di Asrama, si è discusso dell’andamento, sostanzialmente positivo, del progetto sull’ipertensione, e ci è stato chiesto se si poteva realizzare l’aula informatica entro la fine del 2013, per permetterne l’utilizzo già durante l’anno scolastico 2013-2014. Sappiate che le aspettative per questo progetto sono veramente grandi! L’ultimo incontro ha visto anche la partecipazione di 32 capi dei villaggi coinvolti nel progetto sull’ipertensione, che ci hanno espresso la gratitudine della popolazione, unita alla richiesta di continuare ad aiutarli. Noi ci siamo sentiti in dovere di sottolineare che un progetto di aiuto, per essere veramente efficace, deve avere come obiettivo il raggiungimento, da parte dei fruitori, della capacità di continuare da soli sulla strada indicata, anche quando l’aiuto economico non potrà più essere fornito.

“Quando tornerete?” è stata la domanda che tutti ci ponevano al momento dei saluti prima della partenza. Anche se non avevamo ancora stabilito una data, a tutti abbiamo risposto: “presto”. E’ vero, torneremo presto in Togo.

Intanto, nell’ambito delle attività di sensibilizzazione/autofinanziamento, abbiamo in programma per il 4 ottobre, San Francesco, un incontro con Don Pierluigi, il sacerdote che è venuto con noi in Togo lo scorso novembre, e la sua comunità parrocchiale, per ringraziarli del sostegno economico che hanno fornito per 6 mesi a tre giovani togolesi (Claude che sta facendo un corso per diventare meccanico, Boris che frequenta l’ultimo anno di economia, Innocent che ha aperto un piccolo bar). Intendiamo regalare alla comunità parrocchiale di Don Pierlugi un bassorilievo in legno, lavoro di un artigiano togolese, che raffigura tre volti che pregano Dio che li aiuti a migliorare le loro condizioni di vita.

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