Aggiornamento progetto Kurdistan

Aggiornamento  Progetto Emergenza Cristiani in Kurdistan ( 8.5.2015)

Il progetto continua la sua attività, essendo la crisi umanitaria nella regione ancora in  atto ed anzi in via di intensificazione. Purtroppo non si vedono prospettive di una risoluzione della situazione di guerra in corso nella Siria settentrionale e nell’Iraq occidentale essendo gli attori ( Is, governo siriano, governo irakeno ) incapaci di risolvere il conflitto mentre i paesi forti dell’area, occidentali e l’Onu non intendono contribuire  in maniera determinata a trovare soluzioni.

Sul campo pertanto gli sfollati iracheni sono arrivati a 2.674.000, mentre i profughi siriani rifugiati in Iraq sono 250.000.  Nel solo Kurdistan iracheno sono presenti 1.177.000 profughi, essendo gli altri dislocati in altre province irachene. Come noto, altri milioni di profughi sono poi dislocati in Turchia, Libano e Giordania.

L’assistenza curata dal nostro progetto copre la città di Erbil e zone circostanti. Il totale  sfollati presenti in questi campi è di circa 13.000 persone , di cui moltissimi giovani e ragazzi. Dietro questi grandi numeri ci sono poi drammi terribili, come quelli di un invalido fuggito da Mosul con quattro figli  e costretto a lasciare la quinta figlia nelle mani dei guerriglieri di Is per ottenere il permesso di partire.

Le attività svolte hanno coperto l’animazione dei minori (costituzione di un team di giovanissimi animatori, attività giornaliere nei campi con musica, coinvolgimento di bambini  sotto i 10-12 anni, proiezione di film, gioco e danza), la fornitura di materiali (vestiarioinvernale, stufe, cucine, combustibile, fornelli, ecc.) ed attività varie di assistenza.

Il totale speso a fine aprile è stato di 140.000 euro. I fondi ricevuti attraverso le sottoscrizioni (molto efficaci quelle indette da Avvenire e TV 2000) consentono di proseguire le attività per alcuni mesi.

Il progetto intende estendere le sue attività in zone ad oggi non coperte perchè più lontane e alla provincia irakena di Kirkuk,  professionalizzare l’animazione dei bambini, continuare con sostegni specifici vari, ampliare le attività sportive, nuovi corsi di formazione, forniture di medicinali ed apparecchiature sanitarie , handicap, malattie croniche e collaborazione con ambulatori cattolici.

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