Al Casale di S.Anna a Sala – Rieti – a circa 90 km. da Roma dal 25 al 27 giugno 2010 si è svolto un campo per la formazione alla cooperazione internazionale rivolto a tutti coloro che si sono o stanno per avvicinarsi al mondo variopinto della Cooperazione Internazionale, con lo spirito delicato di colui che desidera imparare….
Grandi cambiamenti sono avvenuti da quando BP con profetica intuizione ha proposto la fraternità internazionale perché gli scout, cittadini del mondo, fossero operatori di pace. Allora la geografia, disegnando con precisione i confini nazionali, ci mostrava anche i rapporti di potere tra gli stati e i continenti, tra popolazioni ricche e popolazioni povere, tra popoli colonizzatori e popoli colonizzati.
Questa “geografia” non è più sufficiente per descrivere o delimitare la localizzazione sulle carte geografiche dei centri di potere, delle aree ricche, o delle popolazioni sfruttate ed oppresse .
Più complessa e meno nota oggi una geografia che possa disegnare sul mappamondo la globalizzazione e l’imperialismo economico e finanziario o le nuove forme di colonizzazione.
Più complicato progettare ed operare per “servire” i più deboli, gli sfruttati. Sappiamo anche che di fronte alla complessità delle dinamiche che condizionano la finanza, i mercati, la competizione politica ed economica, le nuove forme di violenza e di sopraffazione in atto, le tragiche disuguaglianze ed ingiustizie di questo nostro mondo globalizzato potremmo correre il rischio di convincerci di essere assolutamente impotenti e dunque assolutamente non responsabili di quanto accade attorno a noi. Ma sappiamo anche che tale conclusione sarebbe a dir poco inaccettabile per chi ha fatto la promessa scout e soprattutto per chi è credente.
A fronte dei cambiamenti avvenuti e di quelli in atto, ma anche per le sfide che ci aspettano, qui o altrove nell’immediato futuro, lo scoutismo avverte l’esigenza di rendere più attuale il messaggio di BP.
Le esperienze fatte recentemente dal MASCI e dall’AGESCI in iniziative di solidarietà internazionali hanno dischiuso prospettive affascinanti a questa esigenza lasciando intravedere le molte potenzialità dello scoutismo in questo ambito.
Oggi e ancor più domani occorre averenel proprio “zaino” almeno la consapevolezzadi quanto appena accennato, per operare intelligentemente nella fraternità internazionale. E’ soprattutto questa consapevolezza che si intende far scoprire nei tre giorni in cui perlustreremo la nostra isola ben sapendo che gli scout possiedono già una competenza particolare per affrontare situazioni, persone e cultura molto differenti e non semprefacili. L’obiettivo è ambizioso, è perciò saggio iniziare e partecipare con il cuore e la mente aperti propri di coloro che ricercano e sperimentano nuovi sentieri .