E’ quello che ci hanno chiesto con fermezza e dignità le donne dei villaggi rurali del Burundi durante l’ultima missione di Eccomi nel loro Paese.
Erano le donne che hanno usufruito del nostro Progetto “Sviluppo di Cooperative Agricole” a loro dedicato e ormai concluso.
Ma non lo hanno chiesto per se stesse. Loro si sono impegnate tre anni per seguire il progetto, ritagliandosi uno spazio per partecipare alle riunioni settimanali, anche impiegando due ore per spostarsi dalla capanna al villaggio.
Con il progetto hanno acquisito gli elementi per leggere, scrivere, fare i conti, hanno appreso nozioni su igiene e alimentazione, incontrato agronomi e imparato ad allevare capre, hanno avuto incontri sulla pace e su come affrontare i conflitti nella comunità, hanno sperimentato i vantaggi dello stare insieme e della collaborazione.
Adesso sono diventate figure di tutto rispetto e hanno un ruolo di riferimento all’interno dei loro villaggi, ruolo che prima non era nemmeno pensabile.
Ed è proprio per questo che ci hanno chiesto di continuare la nostra azione: per tutte le donne dei villaggi che non hanno diritti, non partecipano all’asse ereditario, ma accudiscono i molti figli, curano la casa, lavorano nei campi, procurano il cibo, e portano a casa acqua e legna.
Non potevamo restare insensibili a questa richiesta che per noi è un grande segnale: anche piccoli interventi, molto mirati sul territorio, possono portare a grandi cambiamenti. E, forse con un pizzico di incoscienza, abbiamo varato un nuovo “Progetto per lo sviluppo di Cooperative Agricole di donne dei villaggi rurali del Burundi”.
Il progetto è ambizioso, lungo e richiede risorse economiche importanti. Abbiamo fiducia che tutti voi amici carissimi, che nel corso degli anni ci avete sempre sostenuto, vorrete continuare ad aiutarci anche in questa iniziativa.
Per questo vi invito a partecipare ad uno spettacolo di beneficenza, concerto di mandolini ed altri strumenti a corda, che Eccomi ha già sperimentato con successo lo scorso anno.
La data del concerto è fissata per sabato 8 febbraio alle 17,00 presso il teatro Andrea D’Aloe Via Vittorio Montiglio 18, zona Pineta Sacchetti.
Come dicevo il progetto è ambizioso e richiede risorse economiche importanti e per questo chiederemo , per lo spettacolo, un contributo di 15,00 euro (esclusi i bambini).
Il progetto è bello, lo spettacolo è bello e sarà bello essere in tanti.