Siamo partiti il 5 ottobre in tre: Cornelia, responsabile del progetto adozioni, Anna, un medico amico che voleva conoscere direttamente i villaggi del Burundi, ed io, presidente di Eccomi. E’ il terzo viaggio nel 2011 che viene fatto da soci di Eccomi per incontrare le Associazioni che sono le nostre partner locali e valutare insieme l’andamento dei progetti comuni. Questa volta lo scopo principale era incontrare tutti i giovani e giovanissimi del progetto Adozioni, per conoscerli e parlare direttamente con tutti loro.
Arrivati a Bujumbura siamo stati accolti da Emilia, una nostra socia, lì già da un mese per realizzare un “Atelier di cucito” a favore di una Associazione di donne handicappate, e con lei gli amici della ASB (Associazione Scout Burundi) e delle altre Associazioni.
E subito le emozioni hanno soprafatto ogni altra sensazione.
Di nuovo emozioni profonde, quando insieme ai responsabili Scout che seguono il progetto, incontriamo i bambini da3 a6 anni delle “Garderies” di Kanyosha e di Muyinga.
Ormai siamo di casa, conosciamo da anni i maestri e, come al solito, i bambini ci accolgono con sorrisi e canti e tutti, tutti insieme ci vogliono darela mano. Lelavagne sono fatiscenti, mancano i vetri in molte classi, i pavimenti sono sconnessi, in ogni classe 60 bambini, ma questi bambini, in Burundi, sono fortunati: ogni mattina vanno a scuola, dove imparano qualcosa, e mangiano un piatto caldo di riso e fagioli. Quando passano alle primarie sono tra i migliori .
Emozioni anche nel villaggio batwa di Gasorwue dove incontriamo una cooperativa di 60 donne del progetto “Autorealizzazione delle donne”.
Il Vescovo della diocesi di Muyinga ha deciso di venire con noi a vederne i risultati. Siamo accolti da danze e canti, poi andiamo nell’aula dove si tengono i corsi di alfabetizzazione, di igiene e di formazione sull’ agricoltura ed allevamento domestico. Prima una donna, poi altre si alzano per ringraziarci, per dirci che sono fiere della loro cooperativa, che ora sanno leggere e scrivere il loro nome, proprio come i loro figli. Capiamo ciò che dicono perché il vescovo traduce. Hanno una richiesta da farci: nel villaggio ci sono tante altre donne e la loro cooperativa è già numerosa. Ci chiedono di estendere la loro fortuna a loro con una nuova cooperativa.
E poi, Vescovo in testa, accompagnati dalle donne che cantano, andiamo a vedere le case costruite da poco: sono completamente vuote, ma meglio di una capanna; dentro c’è solo la gabbia col coniglio che è stato loro donato.
Quindi nei campi a vedere una grande conquista: il semenzaio della cooperativa dove fanno crescere piantine di moringa oleifera per utilizzarle in parte direttamente ed in parte venderle.
Finiamo con altre danze, il dono a noi di un vaso batwa, i saluti e tanta commozione e gioia.
Lasciato il villaggio ci fermiamo alla scuola secondaria della collina di Gasura per conoscere e salutare i 4 ragazzi batwa che la frequentano col nostro aiuto. Anche loro orgogliosi di poter andare a scuola. In tutto ne sosteniamo 150. Giornata stupenda.
Visita al Centro giovani di Muyinga (CDJM), costruito a suo tempo dal Masci, per conoscere il nuovo Comitato Direttivo, che sotto la guida degli Scout di Muyinga, sta rilanciando le attività del centro.
Abbiamo seguito e sostenuto questo rilancio e il Comitato, costituito da giovani molto attivi e guidato dal Segretario Regionale Scout, ha presentato interessanti progetti a favore dei giovani della città che cercheremo di realizzare.
L’incontro con gli studenti del progetto”Adozioni”: gli studenti, i loro referenti, noi.
Sapevamo i nomi, avevamo le loro foto ma incontrarli, conoscerli, parlare di noi e della loro vita, vederli scrivere la lettera ai padrini, vederli felici per quanto ricevuto, bere una Sprite insieme, è stato bellissimo.
Molti sono ripetenti ma studiare in Burundi è difficilissimo. Per andare a scuola… molto cammino, anche due ore, alle 6 è buio, non c’è luce elettrica, ogni anno diversi giorni di malaria. Meritano il nostro aiuto. Ci siamo dati appuntamento dopo Natale per un nuovo incontro e sarà una festa tutti insieme.
Il giorno prima di partire per l’Italia, l’Associazione delle donne handicappate ”Les Vaillantes” ha avuto una grande giornata. Sette delle loro donne, appartenenti all’Atelier realizzato da Eccomi e scelte per la loro abilità nel ricamo, avevano cucito con la guida di Emilia e con ottima fattura, vestiti per bambini, tovaglie, materiale per cucina, ricami, al posto delle solite divise scolastiche. Ma a chi vendere questo materiale? Con l’aiuto della cooperazione italiana è stata allestita una mostra ed invitate Ambasciate ed Associazioni. Il Nunzio apostolico ha sostenuto l’iniziativa e celebrato una Messa per sottolineare l’impegno di queste donne>; in chiesa erano in prima fila e all’omelia si sono profondamente commosse. Sulla vendita, e sulla cooperativa ci sono stati un servizio nel TG nazionale, un articolo sul quotidiano più diffuso, e tante presenze. La cosa più importante,dopo qualche giorno, un ordine rilevante all’Atelier da parte del migliore albergo della capitale.
Il seme è stato piantato, lo seguiremo perché cresca.
Infine l’incontro col Presidente ed il Comitato centrale dell’ASB ed una cena a base di Mukeke (pesce del lago Tanganika) alla brace e tanta birra, dove abbiamo parlato dei progetti comuni, dei risultati della nostra visita e del Jamboree africano che ospiteranno l’anno prossimo. Siamo invitati a partecipare e a sostenerli.
Alla partenza la certezza di aver ricevuto più di quanto siamo riusciti a dare.