Situazione Covid19 – Etiopia

Introduzione rubrica

Il Covid-19, virus che ha creato la pandemia globale che stiamo vivendo, non ha escluso nessuno, tantomeno le popolazioni africane che non hanno la possibilità di mezzi sanitari per contrastare questo nemico invisibile.

Con questa rubrica vogliamo farvi conoscere la situazione dei nostri progetti al tempo del Coronavirus. Fermo restando che, come di consueto, i dati ufficiali emanati dai vari Paesi sono sempre da prendere con le pinze perché difficilmente sono lo specchio della verità.

Il nostro intento è e sarà quello di portarvi, anche, le notizie pervenute dai nostri referenti locali, che stanno vivendo in prima persona questo dramma globale.

Perché quello che succede nei villaggi è completamente diverso da quello che avviene nelle grandi città …

Etiopia

In Etiopia gli infettati sono ufficialmente poco più di un centinaio, con incrementi giornalieri di qualche unità, concentrati principalmente in Addis Ababa, ma con qualche caso esterno.
Il governo mantiene chiuse le scuole e limita tutte le occasioni di ritrovo come incontri e cerimonie religiose.
In tutto il paese il governo si sta preparando aumentando i posti a disposizione per visite e ricoveri.
Anche a Gassa sono state richieste in prestito strutture a privati da adibire ad ambulatorio o dormitorio per medici o persone in quarantena, anche se il contagio non è ancora arrivato.
Anche le strutture del nostro campo, in particolare le aule dell’asilo, sono state messe a disposizione per questo scopo. Abbiamo dato indicazioni al personale a riguardo dell’uso delle strutture del campo, in modo da creare zone e aree di passaggio divise per i possibili infetti ed il personale del campo.
Alcuni membri del gruppo scout di Gassa stanno aiutando la croce rossa locale a fare divulgazione presso la popolazione dei corretti comportamenti da tenere durante l’emergenza.

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