Nota sul viaggio in Burundi 11 – 24 ottobre 2006
Partecipanti: Cristina Maccone, Paola Bertagnolio, Gianfranco Sica.
Scopo del viaggio era:
- incontrare le Associazioni e le persone con cui esistevano rapporti di collaborazione
- capire la situazione ed i bisogni dei giovani del Burundi
- verificare lo stato dei progetti già avviati
- individuare possibili modalità e partener per i futuri Progetti
Il viaggio è stato molto proficuo e denso di incontri ed esperienze.
La popolazione è di fatto molto giovane, 50% della popolazione di età inferiore ai 15 anni: questo a causa dell’alta mortalità per fame, malaria, tubercolosi ed AIDS.
I giovani non hanno prospettive di lavoro, centri di aggregazione, ecc.
Le scuole primarie sono gratuite ma è necessario acquistare divisa, quaderni, penne etc, con un costo proibitivo per la maggioranza dei ragazzi: non sono sufficienti inoltre sia le strutture sia gli insegnanti. Solo pochi ragazzi possono, dopo selezione, accedere alle scuole superiori che peraltro hanno scarsissime risorse di accoglienza ed alloggio e costi notevolmente maggiori.
L’energia elettrica è disponibile durante il giorno nella capitale Bujumbura e in poche altre cittadine dove è ancor più saltuaria. I combustibili hanno costi proibitivi: automobili e camion sono quindi molto rari, ed il mezzo più evoluto usato dalla gente, anche per il trasporto di cose, è la bicicletta.
Il paese ha vocazione essenzialmente agricola ; gli strumenti ed attrezzi sono assai primitivi e negli ultimi anni la siccità ha reso la situazione sempre più difficile.
Sono stati presi contatti con la Lega dei Diritti dell’Uomo, l’Associazione Scout, il Vescovo di Muyinga , il Nunzio Apostolico, il Centro Giovani dei Padri Saveriani , il centro di formazione dei Salesiani, i volontari responsabili del progetto di pacificazione in corso in Burundi, Zambia, e due province del Congo , e scuole a Bujumbura e Muyínga.
Gli Scout burundesi sono ben organizzati , sostenuti dagli Scout de Francesi, ed hanno 20.000 ragazzi distribuiti in tutto il paese. Il numero potrebbe essere ben maggiore ma è limitato dalla mancanza di capi. I progetti a carattere nazionale sono: 1)Programma per la diffusione di cultura e mezzi per combattere l’AIDS; 2)Gestione di alcune scuole per bambini di età inferiore ai 6 anni; 3)Programma per la pacificazione in Burundi; 4)Creazione di un grande centro per la formazione dei capi Scout e di altre organizzazioni. L’associazione degli Scout gode di un forte riconoscimento nel paese perché è valida, perché rappresenta l’unica Associazione che si occupa di ragazzi a livello nazionale e perché ha una diffusione spinta nel territorio.
L’Associazione Scout del Burundi (ASB) ha espresso disponibilità e interesse a collaborare con “Eccomi” e seguire in particolare i microprogetti e potrebbe quindi rappresentare un nostro importante partner locale.
Anche la Lega ITEKA , Associazione per la difesa dei diritti dell’uomo, gode di un forte riconoscimento e rispetto.
La sezione di Muyinga, che segue localmente i ragazzi del Progetto Adozioni a distanza, è costituita da 120 soci. Questi eleggono un comitato operativo di 5 membri, che sono molto coinvolti nel Progetto e ben inseriti nella società locale.
Negli incontri avuti si è analizzato l’andamento del progetto, si è visitato un liceo con collegio e si è visitato un villaggio in cui si è incontrato uno degli assistiti. Si è inoltre concordato di formalizzare al più presto il rapporto tra “Eccomi” e Lega Iteka : per richiesta di quest’ultima , sulla base delle risorse che è in grado di mobilitare, il numero degli assistiti non potrà superare 100 ragazzi.
A tale proposito La Lega ha presentato una prima bozza di accordo che verrà analizzato e completato da “Eccomi”prima della firma.
Per conoscere lo stato dei progetti già avviati nell’ambito del Centro di Accoglienza Giovani di Muyinga, realizzato nel 2000 dal Masci, sono stati organizzati incontri con la Associazione che gestisce il Centro.
La casa, molto spaziosa e ben tenuta, viene utilizzata per alcune riunioni Scout, per incontri di associazioni varie (ballo, Karate, ecc.) e, come autofinanziamento, viene affittata per funzioni religiose a chiese varie e per banchetti.
Negli incontri avuti si è concordemente arrivati alla conclusione che è necessario rilanciare il Centro aprendolo maggiormente ai giovani che nel territorio non hanno strutture simili. E’ necessario, come primo atto, completare il Comitato di gestione, previsto di cinque membri ed attualmente limitato a due, e quindi predisporre il progetto di rilancio. I progetti avviati alcuni anni fa e riguardanti gli allevamenti di galline, maiali e capre e quello riguardante il negozio di barbiere non sono più attivi, a causa della guerra e della chiusura dei centri profughi in cui vivevano i ragazzi interessati.
Progetti futuri in Burundi
Tutti gli incontri con le persone precedentemente indicate hanno evidenziato che i grandi problemi che il Burundi deve affrontare sono:
- Pacificazione e stabilità politica Emergenza sanitaria
- Scolarizzazione
- Lavoro per i giovani
Pertanto i nostri progetti finalizzati a
- • sostegno ai ragazzi per la scolarizzazione
- • sostegno per l’avviamento al lavoro al termine dei corsi scolastici.
sono realmente focalizzati alle più urgenti finalità a noi accessibili.