La legge scout una regola di vita
Seminario internazionale 3 maggio 2018
Un prestigioso meeting in un prestigioso edificio dell’ambiente Romano.
Dalle nove del mattino alle sei di sera, al CNEL, si è tenuto un importante incontro organizzato dal M.A.S.C.I., dall’ISGF e dal Focsiv, manifestando la volontà comune di coinvolgere le risorse dello scautismo e della cooperazione internazionale in uno specifico appello per agire insieme per un futuro di libertà autentica e amicizia tra i popoli.
La giornata si è composta da tre parti, ognuna delle quali aveva il preciso scopo di capire il contesto migratorio dei nostri giorni.
I temi affrontati sono stati:
- Affrontare con coraggio e consapevolezza i mutamenti socio-economici del nostro tempo;
- Le scelte politico-sociali per un’accoglienza dei fratelli migranti;
- La sinergia tra le istituzioni e le organizzazioni di volontariato in tema di immigrazioni.
Tantissimi i relatori che si sono susseguiti nell’arco della giornata – ben 25 – dando prova di quanto il fenomeno sia nel cuore di molte persone, il quale richiede di trovare una soluzione al più presto.
Ed è proprio questo che si è cercato di fare.
“Bisogna fare rete, lavorare insieme, non accontentarsi mai. Siamo dotati di poter dare voce a chi non ha voce. Bisogna essere prima di fare. Bisogna essere comunità”. Con queste parole di Suor Veronica Donatello inizia la giornata. Un messaggio forte, capace di trasportare l’intero seminario verso proposte comuni.
“Serve assolutamente una legge di cittadinanza per non avere più il diverso.” Questo è lo scopo da raggiungere secondo Enrico Giovannini, ex Ministro del lavoro. In aggiunta, Paolo Marozzo della Rocca ci spiega “L’illegalità dell’immigrazione esiste perché le politiche europee, nei confronti delle immigrazioni, non esistono e non vengono create. Creare una immigrazione regolare, costerebbe molto meno, rispetto all’immigrazione illegale, per i Paesi ospitanti”. Questo è il messaggio principale per dar vita a ponti umanitari che siano capaci di creare l’uguaglianza tra i popoli, sottolineato fortemente da Anna Maria Volpe durante il suo intervento “l’uguaglianza è ricchezza”.
Nel pomeriggio, poi, cercando di capire come le istituzioni e le organizzazioni di volontariato possano collaborare, è intervenuta Patrizia Toia “ll tema migratorio si lega alle sfide del lavoro, dello sviluppo e della pace. E’ alla base della sfida che ha come obiettivo un’europa unità”, aggiungendo quanto sia divenuto importante il loro inserimento legale nella società europea, ma soprattutto italiana “Questi versano regolarmente i contributi, sollevando un po’ il deficit delle Casse dell’INPS. Mandando i loro figli a scuola, hanno contribuito a mantenere il posto a tanti insegnanti, evitando la chiusura di molte scuole, hanno iniziato a fare economia aprendo dei conti in Banca”. Ha poi concluso Enzo Rossi puntualizzando “E’ importante arrivare alla conclusione che l’integrazione è bilaterale tra l’immigrato e noi”.
Giorgio Marrapodi “Bisogna intervenire sulle cause che creano il fenomeno dell’immigrazione”, sottolineando l’importanza che un obiettivo deve essere creare una politica in grado di aiutare questi popoli nel loro Paese d’origine, affrontando con coraggio la corruzione imposta dai politici corrotti locali.
Di spessore, prima della conclusione, l’intervento di Andrea Stocchiero, che ha fatto capire quanto il fenomeno migratorio non è solo un problema europeo, ma anzi, sta colpendo molto di più i Paesi di transito dei rifugiati “In Italia si ha 1 rifugiato ogni 250 abitanti, in Libano – Paese di transito – 1 ogni 4 abitanti, in Giordania – Paese di transito – 1 ogni 12 abitanti”. Inoltre ha aggiunto “I muri creati oggi hanno trasformato il legale in illegale, facendoci capire quanto il lavoro svolto dall’UE fosse più efficace in passato”.
Il seminario si è poi concluso con la toccante lettura scenica “Quel mattino a Lampedusa” e con le parole del primo presidente africano dell’ISGF Mathius Lukwago “Dobbiamo creare ponti tra i popoli”.
Una giornata che è riuscita a definire una nuova Politica Europea che verrà presentata a Bruxelles nei prossimi mesi, in cui viene richiesto:
- L’istituzione di corridoi umanitari con i fondi Europei;
- L’applicazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza;
- La concessione dei visti umanitari nel rispetto delle norme apposite;
- Il riconoscimento dello status di rifugiato politico da parte dell’UE;
- La modifica dell’accordo di Dublino.
Tutto questo per un’Europa più democratica e libera in cui vengano affermati e praticati i principi essenziali sulla dignità della persona umana.