incontro Eccomi onlus e Pronabu onlus

 

DSCN8393Una  rappresentanza di Eccomi Onlus, sabato 16 Aprile 2016, ha avuto il piacere di partecipare, su invito dell’Associazione (Promozione della Donna-Narugo in Burundi Onlus), alla presenza dell’ambasciatrice del Burundi in Italia, Madame Justine NISUBIRE, ad un interessante incontro, presso l’accogliente Centro culturale ELSA MORANTE del Municipio Roma IX di Roma Eur.

 Titolo dell’incontro: Donna e Democrazia – La lunga marcia verso la pace in Burundi.

 L’obiettivo era quello di informare le associazioni e gli amici burundesi e italiani della situazione di questo paese, del cammino intrapreso in questo periodo e del ruolo da protagonista di pace che ha avuto la donna nei difficili momenti recentemente attraversati dal Paese.

 Sono intervenuti:

Laura CRIVELLARO – Assessore alla Cultura Municipio Roma IX Eu.

 Gratien  BARAJOAKE – Dottore Storico Politico e specialista Relazioni Internazionali – “Prospettiva storica tra passato e presente per una donna libera”.

Daniele CEVOLO – Laureato in Giurisprudenza e Consigliere direttivo KAMAR Onlus – “Accordi di Arusha e Costituzione Burundese: approccio giuridico”.

 Melchior NSAVYIMANA – Dottorando in Politica Internazionale.                                      Ricercatore ed Assistente alla Sophia University Institute di Firenze.                                                                                                                                                              “I volti della Geopolitica nella situazione del Burundi”.

Celestine NYEDETSE  NSAYIZEYE – laureanda in Economia e professione e Presidente della PRONABU Onlus – “il ruolo della donna nei cammino per la pace”.

 Ha moderato: Jean Gabini DHAYSHIMEYE – Dottore in Economia dello sviluppo e management delle organizzazione.

 Al termine vi è stata un’esibizione dei tamburi del Burundi, dichiarati dall’Unesco: Patrimonio dell’Umanità. Nonché un’esposizione dei prodotti e manufatti burundesi.

Proverbio burundese: una donna serve il pasto alla sua famiglia su di un vassoio e per lei sulla punta di un dito.

 

 

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